giovedì 10 aprile 2014

L’ARCA DEI FILM




Continua il periodo positivo nelle sale cinematografiche italiane. Dopo il ritorno in grande stile di Lars von Trier, questa settimana salutiamo l’uscita delle nuove fatiche di altri due registi molto amati da queste parti: Darren Aronofsky e Wes Anderson. Sul fatto che siano riusciti a tirare fuori due ennesimi gioielli dalla loro collezione ci sarà da discutere, soprattutto per quanto riguarda il primo, però se non altro grazie a loro si può respirare aria di Cinema d’Autore.
Come? Arriva nei cinema pure il nuovo dei Vanzina?
Va beh, allora come non detto.
A intossicare l’aria di Grande Cinema che i vostri polmoni già stavano pregustando ci pensano inoltre i commenti miei e soprattutto quelli di Ford a tutte le uscite di questo fine settimana.

"Salvate Ford! Non abbiamo altri maiali sull'Arca."
Noah di Darren Aronofsky
Il consiglio di Cannibal: no a Ford
Un film di Darren Aronofsky con Emma Watson?
Ma questo è un sogno che diventa realtà… non fosse che è pure una trasposizione biblica e il protagonista è Russell Crowe. E io odio sia le trasposizioni bibliche che Russell Crowe. Quindi, come la mettiamo?
Se con il precedente film Il cigno nero Darren Aronofsky si era aggiudicato il primo posto tra le pellicole cannibali del 2011, quest’anno il regista rischia di finire al primo posto sì, ma nella classifica delle delusioni. Il trailer apocalittico in stile Roland Emmerich non lascia ben sperare, ma chissà...
Persino Mr. Ford di recente è riuscito a stupirmi in positivo, stroncando quella porcata di Snowpiercer, quindi le vie del signore e del cinema sono davvero infinite.
Il consiglio di Ford: no all'accordo tra Cannibal e Ford
Aronofsky è un regista dal percorso davvero curioso. Detestato e criticato neanche fosse Von Trier dal sottoscritto per tutta la sua carriera, con il Capolavoro The wrestler e l'ottimo Il cigno nero era riuscito a cavalcare l'onda del successo perfino al Salooon. Questo Noah, che sa di marchettone alle majors, non mi fa pensare nulla di buono, senza contare che il trailer è tra i più brutti delle ultime quattro o cinque stagioni: staremo a vedere, più curiosi di scoprire se ancora una volta quest'anno io e Peppa Kid saremo d'accordo oppure no.

"Ford s'è preso una camera insieme a Lars von Trier?
Allora è proprio vero che chi disprezza compra!"
Grand Budapest Hotel di Wes Anderson
Il consiglio di Cannibal: Grand Movie in arrivo?
Se il nuovo di Aronofsky è una gigantesca incognita tendente al disastroso, il nuovo di Wes Anderson sembra già essere una maggiore garanzia di qualità. Dopo un gioiellino splendido come Moonrise Kingdom, anche in questo caso c’è un po’ di timore perché fare un altro lavoro allo stesso altissimo livello non è impresa facile per nessun autore, ma le sensazioni in questo caso sono più ottimistiche. Così come sono fiducioso riguardo al fatto che Ford, dopo aver azzeccato la stronzatura di Snowpiercer, possa tornare al più presto a essere le solita capra cinematografica, buahahah!
Il consiglio di Ford: Grand Movie? Speriamo!
Wes Anderson, uno dei re del radicalchicchismo paradossalmente in grado di convincere quasi sempre perfino il sottoscritto - fatta eccezione per Il treno per il Darjeeling -, torna sul grande schermo dopo l'ostico ma ottimo Moonrise Kingdom, finito a sorpresa tra i migliori titoli del duemiladodici del Saloon. Grand Budapest Hotel parte con delle ottime premesse, e nella speranza che possa mantenerle non mi dispiace affatto immaginare la situazione da fantascienza che possa portare me ad osannarlo ed il Cannibale a detestarlo.

"Cannibal vuole essere pagato per parlare bene del nostro film?
Chiamate Ford, che lui è un vanziniano DOC e lo fa volentieri anche gratis."
Un matrimonio da favola di Carlo Vanzina
Il consiglio di Cannibal: un cinema da favola, quello lontano dai Vanzina
Per contrastare l’accoppiata d’Autore Aronofsky/Anderson, il cinema italiano fresco di Oscar mette in campo due pezzi altrettanto grossi: i fratelli Vanzina. Complimenti!
La storia raccontata dal loro nuovo film è quella di cinque liceali che si ritrovano vent’anni dopo la maturità… Che fantasia! Più che il nuovo Compagni di scuola, mi sa che questo, al massimo, si rivelerà il nuovo Immaturi. Il cast, con gente come Ricky Memphis, Emilio Solfrizzi e Ilaria Spada (ma perché, è un’attrice?), promette persino peggio del solito. L’unica cosa da favola di questo film è che mette d’accordo me e Ford manco fossimo la Regina Cattiva (io) e Biancaneve (lui) in un episodio di Once Upon a Time. Ci mette d’accordo nel non vederlo manco sotto reciproca tortura.
Il consiglio di Ford: una favola sarebbe il Cinema senza i Vanzina.
In una settimana che, possano poi piacere oppure no, vede approdare in sala Aronofsky e Anderson, è desolante scoprire che l'Italia possa mettere in campo solo ed esclusivamente roba infima e telefonatissima di questo genere firmata dai Vanzina, noti ormai in tutto il mondo per essere uno dei marchi di qualità dell'antiCinema.
Non voglio sapere nulla, e neppure augurarlo al Cucciolo. Figuratevi.

"Ford che parla di cinema?
Scusate, ma io schiaccio un pisolino..."
Piccola patria di Alessandro Rossetto
Il consiglio di Cannibal: piccola pellicola
Se questa settimana devo prendermela con un film italiano, me la prendo con il fantasiosissimo e originalissimo nuovo sforzo degli sfracelli Vanzina. Questo Piccola patria mi sembra una roba talmente piccola e talmente modesta che non si merita le mie energie più cattive. Quelle le conservo tutte per l’anti-von Trier Ford.
Il consiglio di Ford: piccolo Cinema.
Non mi bastavano i Vanzina, doveva arrivare anche altra robetta made in Italy. Ma davvero non c'è possibilità di migliorare la qualità delle uscite nostrane!?

"Non so cosa sto facendo, ma pare sia un buon modo per fingersi un regista."
Nessuno mi pettina bene come il vento di Peter Del Monte
Il consiglio di Cannibal: nessuno mi fa girare le palle come il Ford
Nessuno mi pettina bene come il vento è uno di quei film che mi fanno andare giù le mutande già dal titolo. Ma chi è che l’ha scelto? Federico Moccia durante un brainstorming con Alessandro D’Avenia e Nicholas Sparks?
A ciò aggiungiamo un trailer lagnoso, la presenza della nevrotica Laura Morante, una produzione italiana e avremo così servito proprio un bel film. Un bel film da evitare quanto una puntata di Amici di Maria de Filippi con ospite d’onore James Ford.
Il consiglio di Ford: nessuno mi può deludere come Cannibal Kid. Tranne, forse, Lars Von Trier.
Non c'è due, senza tre. Dopo una partenza da urlo, questo weekend di uscite pare essere entrato in un buco nero di quelli da non augurare neppure ai propri peggiori rivali. E come se non bastasse, c'è pure la Morante.
Roba che piuttosto mi farei un intero weekend in compagnia di Katniss Kid.

Oculus di Mike Flanagan
"AAAH! La doppia recensione fordiana di Nymphomaniac è terrificante!"
Il consiglio di Cannibal: occhio a non vederlo!
Sbaglio o è un periodo particolarmente nero per il genere thriller-horror? Se già qualche tempo fa non se la passava troppo bene, in questi primi mesi del 2014 la situazione si è fatta addirittura drammatica. A provare a risollevare le cose ci pensa questo horrorino, Oculus, cui potrei dare una chance soltanto perché negli ultimi tempi sono girato al largo dal genere manco fosse un Ford assetato di sangue cannibale. Ma mi sa che farò meglio a continuare a stare lontano, sia dal film che dal nuovo chitarrista di Analstacia.
Il consiglio di Ford: oculus alla groupie numero uno di Ford, Peppa Kid!
Considerato lo stato di salute dell'horror, privo di proposte interessanti dai tempi di Conjuring e Dark skies, non penso che Oculus riuscirà nell'impresa di invertire una rotta quasi più drammatica di quella del Cinema nostrano: potrei comunque ripescarlo per una visione da neuroni spenti e bottigliate incombenti, giusto per alimentare la concorrenza - già ben messa - per quanto riguarda il Ford Award dedicato al peggio dell'anno.

"Mister Morgan? Ecco Mister Ford, il suo nuovo compagno d'ospizio."
Mister Morgan di Sandra Nettelbeck
Il consiglio di Cannibal: se Mister Morgan è peggio di Mister Ford è davvero messo male
Michael Caine è uno di quegli attori che proprio non mi dicono niente. Più che non piacermi, mi sta indifferente, cosa che significa che un suo film come protagonista lo scanso con grande piacere. Questa commedia romantica a rischio melodramma potrebbe però essere risollevata dal fatto di essere una produzione francese e di avere come protagonista femminile l’affascinante Clémence Poésy. Quindi che fare, vederlo o non vederlo?
Diciamo che lo metto in lista d’attesa insieme a tutti i film consigliati da Ford. Ovvero quelli che probabilmente non guarderò mai…
Il consiglio di Ford: di Mister ce n'è solo uno, e sono io.
Rispetto tantissimo Michael Caine, uno di quelli che sprizza stile da tutti i pori e funziona in quasi ogni ruolo in cui lo si metta. Eppure questo film non mi dice assolutamente nulla, neanche si trattasse dell'ultimo e spento Von Trier.
Eviterò senza pensarci troppo, giusto per non rovinarmi l'opinione consolidata negli anni del recente Alfred dei Batman nolaniani.

Dopo il successo ad Amici, Ford è stato ingaggiato dai Disco Worms.
Barry, Gloria e i Disco Worms di Thomas Borch Nielsen
Il consiglio di Cannibal: ma questi sono peggio dei Disco Fords!
Cercare di trovare una logica dietro la distribuzione cinematografica italiana è ormai un miraggio, un po’ come cercare di capire cosa diavolo ci sia dentro la testa di Ford, a parte scimmie urlatrici ed eroi action degli anni ’80 urlatori. Cosa può spingere a fare uscire adesso nelle sale un film d’animazione tedesco-danese del 2008 su un gruppo di vermi appassionati di musica disco davvero non lo so. Che poi potrebbe anche non essere così schifoso, come filmetto d’animazione senza pretese, però se anziché nei cinema l’avessero distribuito direttamente su Rai YoYo non credo che nessuno l’avrebbe presa a male. A parte il patito numero uno di queste bambinate, James Ford.
Il consiglio di Ford: i Disco Worms? Sono gli avversari dei Disco Kids?
Filmetto d'animazione di quelli che è meglio perdere che trovare pronto a chiudere una settimana priva di ogni attrattiva, che promette scintille per poi perdersi inesorabilmente in proposte inutili e di qualità infima.
Onestamente, non comprendo proprio come sia possibile che in Italia non vengano distribuiti titoli da non perdere per ripescare pellicole più che datate e senza alcuna speranza di rimanere nella memoria degli spettatori come questa.
Una logica ancora più assurda di quella che governa le menti malate di Cannibal Kid e del suo amichetto Lars.

20 commenti:

  1. al mio segnale scatenate il diluvio

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  2. ecco, dopo l'idillio von Trier, torneremo a essere in disaccordo. Aronofsky è un trombone di cui salvo solo Requiem for a dream e The wrestler, Noè (Noah? ma cos'è, la biografia di Yannick?) mi ispira come un brufolo su per il culo

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    1. Ma magari fosse la biografia di Yannick!!!! Sarei in prima fila. Qua mi comporterò come i due leocorni, e non mi farò vedere...

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    2. dantès, su noah temo che potremo essere ancora d'accordo...

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  3. Mr.Morgan's last love è un film(etto) grazioso. Con un bravissimo Michael Caine.
    Direi che, a parte Anderson, la settimana è un po' fiacca, anche se il film di Peter Del Monte potrebbe non essere così terribile.

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  4. La prima didascalia non è niente male.
    E poi a me stanno anche simpatici i maiali! ;)

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    1. l'altro posto sull'arca tra i maiali è il mio.
      sono pur sempre peppa pig :D

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  5. Speriamo che Oculus ci risollevi da questa crisi thriller/horror :D l'idea dello specchio non sembra male

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    1. e se oculus deve risollevare 2 interi generi, mi sa che questi generi sono spacciati :)

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  6. Io capisco mantenere i titoli originali, ma in questo caso il film si poteva tranquillamente chiamarlo Noè, non fa figo dirlo in inglese. Comunque sono curiosa di vederlo, appena possibile andrò al cinema.

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    1. noahhh
      e se ti puzza l'alito mentre lo dici, fa ancora meno figo
      XD

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  7. Tra l'altro, forse l'ho scritto in passato, lasciano i titoli originali nei film in cui dovrebbero tradurli, così l'uomo ragno ormai è diventato spider man, Capitan America è Captain America, adesso bisogna riscrivere la Bibbia perché Noè diventerà Noah.

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    1. nelle librerie è già uscita la nuova versione della bibbia, pubblicizzata come "Il libro che ispirato il film Noah con Russell Crowe"

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  8. Sarà per la legge del contrappasso
    Per decenni abbiamo tradotto (spesso orrendamente) e adesso fa figo lasciare tutto in originale
    ma solo per l'inglese... le altre lingue non le vogliamo imparare; perciò sulle locandine non vedremo TACONES LEJANOS, né MUJERES AL BORDE DE UN ATAQUE DE NERVIOS, né LES FEMMES DU 6e ETAGE, né JAGTEN

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    1. per colpa tua mi toccherà usare il traduttore google per capire a che film ti riferisci :)

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  9. Noah è un'americanata delle peggiori... a partire dal titolo non tradotto, tanto per ribadire il concetto... il film di Wes Anderson è da vedere...

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  10. Grand Budapest Hotel a palla!
    Però i vermi rocketari mi turbano...

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