venerdì 20 maggio 2011

Nazinga

È più nazi uno che dice “Sono un nazi” o uno che lo espelle per averlo detto?

Ricapitoliamo a uso e consumo di chi saggiamente negli ultimi giorni ha avuto di meglio da fare che seguire la drammatica telenovela successa al Festival di Cannes.
Il regista danese Lars Von Trier, uno che certo diplomatico non lo è mai stato, durante la conferenza stampa di presentazione del suo ultimo Melancholia ha dichiarato, non si sa bene se seriamente o con un senso dell'umorismo di piuttosto ardua comprensione, cose tipo: “Volevo essere un buon ebreo, ma poi ho scoperto di essere in realtà un nazi” e "Invoco la soluzione finale per i giornalisti."
Probabilmente era strafatto ed era appena reduce da un’orgia nazi-sadomaso con Max Mosley.
Per farvi un’idea sulla vicenda, ecco il video della sua discussa conferenza stampa: da notare l’impagabile faccia di Kirsten Dunst quando Von Trier dice: “I understand Hitler”.


Dopo questa conferenza shock, Von Trier è stato cacciato da Cannes e bandito in qualità di “persona non grata”, come un concorrente del Grande Fratello dopo una bestemmia e come se gli organizzatori del Festival volessero dire: “Tu sei nazi, Lars, e del resto con quel nome era difficile immaginare il contrario, ma noi lo siamo più di te!”

Sulla questione ha espresso un punto di vista molto interessante (o almeno molto più del mio) anche il blog Occhio scavatore, cui vi consiglio di gettare un occhio.

11 commenti:

  1. penso che quelli del festival siano ridicoli! ecco cosa penso.

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  2. Il nazi è un nuovo tabù. Non c'è libertà d'espressione che tenga...
    Penso a John Galliano che per aver detto ad una coppia "ebrei di sto cazzo" viene licenziato da Dior
    Infinita tristezza!

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  3. si cannes me lo sono perso. ma sopravviverò.

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  4. scommetto che se avesse detto stalin, al posto di hitler, tutto sto casino non ci sarebbe stato...eppure quello era uno stronzo ben peggiore.
    la solita ideologia di merda....

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  5. non hanno voluto accettare una provocazione (sono tempi in cui guai... a parlare di Israele), ma come ho visto su un altro blog, il Polanski stupratore era persona graditissima al Festival de Cannes!

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  6. Ho sentito la notizia al TG...mah, mi stupisco che a Cannes facciano tanto i moralisti riguardo a una frase che sì è infelice, ma è detta da un regista mezzo pazzo e pieno di fobie che va lì per far giudicare il suo film, non ciò che gli esce dalla bocca.

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  7. Sarà impopolare e un pò da paraculi questa decisione, ma se io fossi stato l'organizzatore del Festival non solo avrei espulso lui, ma avrei tolto dalla competizione il suo film e i suoi attori.
    Anche perchè se invece di Von Trier l'avesse detto il suo attrezzista nessuno ne parlerebbe, verrebbe licenziato e basta.
    Se esistono regole - anche di decenza - è giusto che anche l'artista le segua. Pur se ubriaco o volutamente provocatorio.

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  8. Forse la decisione è stata troppo severa, e magari ipocrita se si considera la presenza dello stesso Polanski.
    Secondo me qui non si tratta solo un una battuta infelice, sono sempre più convinta che persone che abbiano una certa influenza, una certa fama dovrebbero dare più peso alle proprie parole, perchè su queste grava una responsabilità maggiore. Galliano ne è un esempio, dato non è stato licenziato per aver detto solo "ebrei di sto cazzo", ma ha anche incomincato a vaneggiare (chiaramente ubriaco, certo, ma non è un' attenuante) sul suo amore per Hitler; certe cose non le puoi dire, prima di tutto perchè sfido chiunque a rimanere impassibili a certe dichiarazioni, figuriamoci se dietro hai un colosso della moda che perde la "faccia" e i soldi con le stronzate che dici.
    Il punto non è essere perbenisti, non su un argomento così delicato come un genocidio, ma dare il giusto peso a certe dichiarazioni che secondo me non stanno nè in cielo nè in terra.

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  9. Può darsi che tu abbia ragione e che a Cannes abbiano sbagliato ad espellere quel regista ma sinceramente non se ne può più di tutti questi idioti che blaterano a ruota libera.
    Mettere dei limiti non significa essere nazisti, significa moderazione ma oggi tutto è un eccesso insopportabile!

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  10. Concordo con Marisa.
    Conosco abbastanza il regista e la sua filmografia, credo che abbia esagerato, forse non se ne è reso conto, poi forse una provocazione a quale fine? Se non condividi le regole ufficiali e non non partecipi al festival.

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  11. concordo Ford, questa volta ha superato se stesso...

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