lunedì 8 novembre 2010

Mangia prega ama. Ma di sc*pare proprio non se ne parla?

Mangia prega ama
(USA 2010)
Regia: Ryan Murphy
Cast: Julia Roberts, Javier Bardem, Billy Crudup, James Franco, Richard Jenkins, Luca Argentero, Tuva Novotny, Viola Davis, Arlene Tur
Titolo originale: Eat Pray Love
Tratto dal romanzo di: Elizabeth Gilbert
Genere: esistenziale
Links: IMDb, mymovies
Se ti piace guarda anche: Sotto il sole della Toscana, Letters to Juliet, Into the wild

Le rovine sono un dono. La distruzione è la via per la trasformazione.

Avevo letto pareri sul disastroso andante riguardo a questo “Mangia prega ama” ma, seppure definirlo un bel film sarebbe una cazzata tanto quanto definire Berlusconi una persona di cuore, non mi è dispiaciuto nemmeno. Sarà anhce che l’ho visto in mezzo a “L’ultimo dominatore dell’aria” e “The American” e al loro confronto mi è davvero sembrata una pellicola interessante..

La vicenda è quella di una donna alla ricerca di se stessa. Lascia il marito, lascia la sua routine patinata da scrittrice cool di New York, lascia un giovane amante attore bello & dannato e parte per un’avventura alla “Into the wild” in versione poco wild e molto Alpitour: decide di passare un anno sabbatico facendo tappa in Italia, in India e in Indonesia.

L’Italia come al solito in queste pellicole neo-realistiche hollywoodiane è fotografata in maniera veritiera e priva di stereotipi. La Roberts a Roma finisce infatti in una bettola gestita da una tipa che parla in siciliano, fa una tappa in una Napoli incredibilmente scevra di rifiuti, si magna spaghetti & pizza, fa l’amore con il sapore, cazzeggia tutto il giorno perché in Italia nessuno fa un cazzo e cose di questo tipo. Insomma, la normale routine quotidiana di tutti noi italiani.

A Napoli stai attenta alla borsetta, Julia!
Una cosa positiva di questo film è che, sebbene eccessivamente lungo, perlomeno quando una parte comincia a diventare troppo noiosa e ricca di luoghi comuni avviene il cambio di location e la noia si trasferisce da uno stato all’altro. Dall’Italia del piacere alimentare e di vivere si passa quindi a una India molto spirituale, dove la Roberts, dopo aver messo su ciccia & brufoli nel nostro belpaese, prega per perdere peso. Ci riuscirà la nostra eroina? Certo che sì, avete mai mangiato la cucina indiana? (scherzo, amici indiani, la vostra cucina è buonissima!)
L’ultima tappa dell’Into the wild robertsiano è in Indonesia, dove ritrova la sua guida spirituale, un vecchino simil Miyagi con una moglie che spara le battute più divertenti di tutto il film. Ed è qui che la Roberts si imbatte in Javier Bardem, attore spagnolo cui viene affidata la parte del brasiliano (vabbè…) e che pure lui strappa qualche sorriso.

Una volta Julia Roberts non la sopportavo, poi con “Erin Brockovich” e “Closer” mi sono dovuto ricredere radicalmente su di lei. Se un tempo dunque non avrei retto alle due ore di “Mangia prega ama” in cui mostra il suo campionario di pose & smorfiette al completo, adesso applaudo a un’attrice che regge alla grande per tutta la durata, accompagnata dallo stuolo di uomini della sua vita: l’ex marito Billy Crudup (il chitarrista di “Almost Famous” e il figlio di “Big Fish”), un James Franco nella sua solita parte da artista tormentato, il nostro Luca Argentero che, pur non raggiungendo chissà quali vertici interpretativi, se non altro tiene alto il nome del nostro paese molto meglio di quanto faccia quel buffone di Premier che ci ritroviamo, Richard Jenkins in versione vecchio (poco) saggio e il già citato Bardem, il migliore del lotto che non a caso riuscirà a conquistare il cuore, e non solo quello, della bella Julia.
Standard la regia di Ryan Murphy, che ogni tanto esagera con il montaggio alternato e che al cinema è purtroppo ancora lontano dai livelli di originalità delle sue creature telefilmiche “Nip/Tuck” e “Glee”.
Non male poi le musiche originali del nostro Dario Marianelli, premio Oscar per “Espiazione – Atonement” ed ennesimo caso di talento italiano che per fare carriere se n’è dovuto andare all’estero.

Visto tra “The Social Network” e “Scott Pilgrim Vs. The World” (CAPOLAVORI di cui parlerò a breve!) mi sarebbe sembrato ‘na strunzata, come pare l’abbia considerato un po’ tutto il mondo, ma visto dopo il pasticcio non-sense de “L’ultimo dominatore dell’aria” e prima della noia assoluta di “The American” vi assicuro che mi è sembrato manna dal cielo. E non sono nemmeno dovuto volare in India per pregare di averla!
(voto 5/6)

15 commenti:

  1. Oggi nel commento ti volevo proprio scrivere se avevi visto questo film e come ti era sembrato.
    io l'ho trovato di una noia mortale e pieno di luoghi comuni insopportabili, è stato veramente difficile arrivare alla fine!
    mi aspettavo un voto molto più basso di 5/6...gli altri film che hai visto devono essere veramente orrendi! :D

    RispondiElimina
  2. Ero curiosa di vederlo...poi ho desistito perchè non ho letto commenti positivi...ora leggo il tuo post e ci ripenso!
    ma prima mi piacerebbe leggere il libro, anche se con i tempi che mi ritrovo...forse faccio prima a vedere il film!!

    RispondiElimina
  3. *luna
    i luoghi comuni sono talmente tanti ed eccessivi che alla fine mi hanno strappato persino un sorriso..
    quanto alla noia, i cambi di location tra new york, italia, india e indonesia hanno contribuito a tenermi sveglio

    *sospesa
    beh, io comunque consiglio una visione senza pretese. la critica mi sembra si sia accanita troppo contro questo film (che in effetti è pieno di difetti) però ho anche visto di ben peggio

    RispondiElimina
  4. La cosa che mi ha sorpreso di questo film orrendo è la seguente: vai in Italia, a Roma e sei bella come il sole e non rimorchi?! A parte gli odiosi stereotipi, la tipa esce due che sono fidanzati e uno grasso cha manco ci prova?! non è credibile...nemmeno julia roberts ci crede.
    E ancora: sta tipa affitta una casa a roma con le impalcature dentro la casa e dove deve riscaldare l'acqua calda? Tipo 1800? La padrona di casa non parla in siciliano. Questa era una puntualizzazione.
    E poi tutto sto film immenso x mettersi con Javier Bardem che sono 10 anni che non ha una donna? Un brasiliano?

    Ma in che pianta vive l'autrice del libro?

    RispondiElimina
  5. Hai visto L'ultimo dominatore dell'aria, alla fine!
    Non so se avresti dovuto.

    RispondiElimina
  6. *vale
    la credibilità non è certo una caratteristica di questo film.
    in che pianta vive comunque rende molto meglio l'idea! :D

    *mr ford
    eh già, purtroppo l'ho visto.
    e mi è crollato completamente il mito shyamalan...
    qui puoi leggere la mia recensione
    http://pensiericannibali.blogspot.com/2010/11/evitar-pure-questo.html

    RispondiElimina
  7. da più di una una decina d'anni mi sono fatto una promessa: se la roberts non mostra finalmente una tetta io un suo film non lo guardo.
    A tutt'oggi, nonostante la durezza del mio voto, non credo di essermi perso un solo capolavoro della storia del cinema...

    RispondiElimina
  8. Mmmm gli hai dato quasi la sufficienza? A me non mi convince tanto da andare al cinema a guardarlo... lo aspetto in TV... :-)

    RispondiElimina
  9. dai, sei stato buono tutto sommato! stereotipi a parte, mi è ancora rimasta la voglia di vederlo...

    RispondiElimina
  10. io lo guarderò[appena il mulo lo scarica.perchè finora nei vari mangia prega ama che ha scaricato si scpava solo -.-]

    RispondiElimina
  11. *tyler
    però closer, se te lo sei perso, è davvero un filmone

    *daisy
    vabbè anche senza andare al cinema in rete lo trovi già ;)

    *hobina
    bah, chissa? sarò stato in vena buonista quando l'ho visto :)

    *mIsi
    sì, adesso trovi anche la versione vera e non porno ahaha
    è quella italian MD R5

    RispondiElimina
  12. The social network e Scott Pilgrim capolavori = concordo assolutamente!

    A me però questo film è piaciuto abbastanza, sarà che sono in una fase di vita parecchio spirituale, quindi a parte i consueti stereotipi hollywoodiani ho apprezzato molto il percorso della tipa, anche perchè poi ho saputo che il libro non è un romanzo, ma una storia vera, per cui mi aspetto che il libro sia bellino e meno "da botteghino" del film (a questo proposito, ho appena finito di leggere Chocolat, e il film lo adoravo, ma l'ho rivisto e adesso non mi piace più molto - hanno rovinato completamente il romanzo. Magari hanno fatto lo stesso anche in questo caso). Penso però che Mangia prega ama sia un film più da femmina che da maschio, ma magari anche il mio è un preconcetto :P

    RispondiElimina
  13. *halloween's princess
    considera che il mio è uno dei pareri più buoni sul film in circolazione :)
    comunque a me non è dispiaciuto, difatti non l'ho stroncato, però diciamo che alcune parti sono un po' noiosette...
    sul fatto che sia più da "femmine" concordo, infatti il libro è un cult per molte, sul film però ho sentito opinioni molto più cattive della mia anche da parecchie donne

    RispondiElimina
  14. Ti correggo: alcune parti non sono noiosette, sono due palle assurde. E Julia Roberts non dà una delle sue interpretazioni migliori a mio parere. E non provo neanche a farlo vedere al mio moroso, perchè so che direbbe "spegni sta roba" dopo neanche mezzora, quindi non mi stupisce che il tuo sia un parere benevolo in confronto ad altri XD Infatti ho tenuto a sottolineare che sono di parte in quanto l'ho visto in un momento della mia vita abbastanza particolare, e più che altro perchè mi ha stretto il cuore in un paio di punti e perchè mi ha incuriosita verso il libro (dove spero però di non trovare la classica tremenda vespa per le strade di Roma). Ma di certo non è il primo film del 2010 di cui consigliere la visione XP

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com