lunedì 22 novembre 2010

Breve guida babbana al magico mondo di Harry Potter

Non sono un fan di Harry Potter e un babbano che parla di Harry Potter, ne sono cosciente, rischia di fare la brutta fine di uno che vuole esprimere una libera opinione a un convegno del Popolo della Libertà. In ogni caso corro questo grave pericolo per cercare di analizzare la fenomenologia potteriana e quale diavoleria magica si nasconda dietro al suo enorme successo.

Pillole di trama: Harry Potter non è un ragazzino come tutti gli altri; i suoi genitori erano infatti dei maghi morti per mano del potente e crudele stregone Voldemort. Nello scontro, Harry poppante è riuscito (magia) a sopravvivere e sembra anche sia il Prescelto (come Neo di “Matrix”) in grado di sconfiggerlo.

Harry cresce così con gli odiosi zii babbani (i babbani sono le persone normali, quelli che non hanno poteri), fino a che verrà reclutato nella scuola di magia di Hogwarts. Se nella vita reale è fondamentalmente uno sfigato, a Hogwarts invece rivela subito doti magiche incredibili e dopo poco diventa una specie di nuovo mago Merlino. Con lui a scuola ci sono l’amico imbranato Ron (il personaggio più divertente, cui però dovrebbero dedicare più battute e gag) e la mitica Hermione: è la prima della classe nonostante i suoi genitori siano dei babbani, ha una cotta per Ron (ma probabilmente pure per il suo migliore amico Harry) ed è una nerd totale. Insomma, è il personaggio numero 1 della saga.

Dalla parte di Harry ci sono poi anche il preside della scuola Albus Silente, un tizio che sembra Gandalf ma quando parla è noioso quanto Barbalbero, la sua guida Hagrid, un ciccione barbuto che ho scoperto con somma sopresa NON essere Hurley di “Lost” e Ginny la sorellina di Ron per cui Harry si prende una cotta, mettendo quindi a tacere le insistenti voci su una sua presunta omosessualità.
Contro quel maghetto odioso di Harry ci sono invece tutte le forze del male capitanate da Lord Voldemort, che ha anche alcuni infiltrati all’interno della scuola di Hogwarts: Severus Piton (il sosia ufficiale di Renato Zero, uno che prima o poi sai già che griderà: "Non dimenticatemi!") e Draco Malfoy, il ragazzino anti-Potter per cui faccio il tifo in maniera spudorata.

Harry Potter by J.K. Rowling è un brand talmente forte che può essere paragonato al McDonald’s: se i panini dello zio Mac per un intenditore di cibo sono delle autentiche schifezze, fanno ingrassare, fanno male alla salute e non hanno certo un gusto per palati fini, grazie forse a delle sostanze magiche e dopanti inserite al loro interno creano dipendenza e possono essere considerati buonissimi.
Allo stesso modo i film di Harry Potter sono cinematograficamente poca cosa, presentano trame arzigogolate e ricchi di riferimenti che un babbano fa molta fatica a seguire (“Inception” al confronto è una vera passeggiata) e sono prodotti in serie. Prendi il primo e gli altri ricalcano la stessa struttura. Che poi ogni episodio incomincia con il ritorno alla scuola di Hogwarts saltando a piè pari le vacanze estive dei personaggi, cosa che a me personalmente interesserebbe molto: vorrei vedere ad esempio se Harry al mare si mette la protezione 50 oppure fa una magia per proteggersi dal sole, o se Hermione si esercita con gli incantesimi anche sotto l’ombrellone.

Quando mi sono avvicinato al primo film La pietra filosofale speravo di trovarci dentro la magia dei miei cult infantili, come ad esempio “Mamma ho perso l’aereo” dello stesso regista Chris Columbus, aiutato dall’incantato tema musicale creato dal grande John Williams (Guerre stellari, Indiana Jones, E.T., Jurassic Park e un sacco di altre colonne sonore memorabili); però, pur apprezzandolo in parte non sono riuscito a calarmi al 100% nella storia e nelle sue avventure fantasy come mi era capitato da bambino. Ero diventato troppo grande? Pensavo di sì, però nello stesso periodo la trilogia de “Il signore degli anelli” è riuscito (e senza incantesimi) a farmi tornare bimbo e allora ho capito che il problema era un altro: laddove Peter Jackson era riuscito a creare un mondo cinematografico fantastico, a Harry Potter manca invece un tocco autoriale forte e il continuo cambio di registi ne è la dimostrazione.
Al di là di una questione meramente generazionale, mancano poi in Harry Potter quelle scene davvero “magiche” come la corsa in bici con la luna sullo sfondo di “E.T.” o il volo di Bastian in groppa al drago ne “La storia infinita”. Ammettetelo potteriani: Harry e i suoi amichetti che volano su Londra sopra le loro scope non sono proprio la stessa cosa.

Il secondo episodio La camera dei segreti segue la linea tracciata dal primo capitolo ma è vivacizzato dalla presenza dell’elfo Dobby, un personaggio ambiguo che pur non ai livelli del Gollum tolkeniano diventa il mattatore dell’episodio.
Con Il prigioniero di Azkaban nonostante Gary Oldman comincio ad accusare il colpo e a diventare annoiato dalle avventure sempre uguali dei maghetti di Hogwarts. Alfonso Cuaron, tra la commedia caliente “Anche tua madre” e l’ottimo fantascientifico “I figli degli uomini” si prende l’assegno dalla Warner Bros. ma non sembra del tutto a suo agio con le storie della Rowling.


Dopo una lunga pausa dal mondo potteriano, in occasione dell’uscita dell’ultimo capitolo mi sono quindi recuperato in questi giorni i restanti capitoli.
Ne Il calice di fuoco diretto dal buon mestierante Mike Newell (uno che passa con disinvoltura da “Donnie Brasco” a “Prince of Persia”), Harry partecipa alla Tre Maghi, un torneo che è una sorta di Champions League per giovani stregoni, in cui alla fine a rimetterci le penne è il povero Robert Pattinson. Poco male per lui visto che di lì a poco tornerà in vita come vampiro e diventerà l’idolo teen di “Twilight”, una serie che, nonostante i potteriani lo negheranno fino alla morte, ha maggiori punti di contatto con Harry piuttosto che con Dracula o Buffy.
Tra le cose da notare di questa pellicola ci sono i capelloni assurdi di Harry e c’è la scena del ballo, forse il mio momento preferito dell’intera saga, con Jarvis Cocker dei Pulp che a sorpresa sbuca fuori e si mette a cantare supportato da Jonny Greenwood (chitarra) e Philip Selway (batteria) dei Radiohead!



Con L’ordine della fenice arriva il nuovo regista David Yates, visivamente il meno dotato del lotto eppure da apprezzare per il suo tentativo di cambiare almeno un po’ le carte in tavola, visto che i primi 4 episodi sono tutti uno la copia dell’altro. E così si ritorna a dare un po’ di spazio al mondo babbano, con qualche scena a Londra, c'è Helena Bonham Carter e i personaggi si fanno un pochino più adulti, anzi adolescenti e cominciano a fornicare tra loro. Aspetti che hanno fatto storcere un po’ il naso ai fan hardcore della saga, ma che arrivano come una boccata d’ossigeno per chi fa fatica a reggere 2ore emmezza di sproloqui sulla magia che sembrano arabo.

La vena teenager viene però fuori ancora di più nel successivo Il principe mezzosangue, a mio parere il film più divertente della serie.
Harry è praticamente circondato da tipe: dopo essersi fatto una asiatica nel capitolo precedente, c’è una tizia che vuole rimorchiarlo in un bar a Londra, nel mondo babbano quindi e non in quello magico dove è una specie di rockstar. Peccato che arrivi quel rompimaroni di Silente a portarlo via in una delle sue stupide missioni magiche: Harry invece di incazzarsi come una iena per essersi perso una scopata assicurata se ne sbatte allegramente, felice di tornare al suo mondo magico. Ecco, tra tanti incantesimi, pozioni, elfi, maghi e cose strambe, questa è certo la cosa più assurda di tutte. Un sedicenne in preda agli ormoni che si comporta così non è normale, ma d’altronde uno che se ne va in giro con una civetta a voi sembra normale?


Ne Il principe mezzosangue finalmente veniamo a scoprire poi qualcosa di più sul cattivone supremo di tutta la saga: Berlusc… ehm, Voldemort, che da ragazzino era una sorta di incrocio tra Samara di The Ring e Carrie sguardo di Satana, e anche Harry per la prima volta è in qualche modo attratto dal lato oscuro. Peccato che il maghetto sia sempre tutto perfettino e buono al 100% e non venga dato davvero spazio alla sua potenziale malvagità, cosa che prima o poi capita a tutti i veri eroi, da Frodo a Spider-Man. Persino a quella lagna di un Clark Kent di “Smallville” che quando indossa l’anello nero diventa finalmente cattivo e finalmente interessante. Capisco che il target di riferimento potteriano sia principalmente (ma non solo) quello dei bambini, però la distinzione tra bene e male è troppo definita e assoluta.

Qual è dunque il grande fascino esercitato da questa saga? Finora forse non sono riuscito a spiegarlo, eppure anche per un babbano come me ritrovare quei tre, Harry Hermione e Ron, tutti insieme di nuovo a ridere per una battuta che non fa ridere nessuno e che capiscono solo loro è comunque qualcosa di stranamente emozionante, cui si resta affezionati e che commuove persino, perché in questi 10 anni è stato bello vederli crescere di film in film come fratellini o sorelline. Anche se Emma Watson negli ultimi tempi comincio a non vederla più tanto come una sorellina.
In Harry Potter c’è quindi un ingrediente segreto, come nella Coca-Cola o nei panini del McDonald’s, una droga che crea dipendenza e realizza la magia. E poi se i potteriani sono incuriositi soprattutto dallo scoprire come finirà lo scontro tra Potter e Voldemort (e avendo letto 1.000 volte i libri lo sanno già benissimo), noi babbani continuiamo a seguire questa saga fantasy per avere risposta alla nostra principale domanda: ma Harry e/o Ron alla fine se la trombano Hermione?
(Potteriani, non rispondete alla domanda please che se no mi rovinate tutta la sorpresa!)

Harry Potter e la pietra filosofale, 2001, regia: Chris Columbus (voto 7+)
Harry Potter e la camera dei segreti, 2002, regia: Chris Columbus (voto 6/7)
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, 2004, regia: Alfonso Cuaron (voto 6)
Harry Potter e il calice di fuoco, 2005, regia: Mike Newell (voto 6+)
Harry Potter e l'ordine della fenice, 2007, regia: David Yates (voto 6,5)
Harry Potter e il principe mezzosangue, 2009, regia: David Yates (voto 7+)

25 commenti:

  1. Che razza di super post!
    Ad ogni modo, io continuo a ritenere Il calice di fuoco ancora il migliore.
    Vedremo quest'ultimo, e intanto mi ricordo con grande goduria la giostra dentro l'Hogwarts di Orlando, vertiginosa, incredibile e mozzafiato!

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  2. sono una potteriana incallita quindi il mio giudizio è alquanto di parte....ma devo dire che proprio i primi 2 sono quelli che preferisco a livello filmico,essendo columbus stato l'unico dei registi tanto succedutisi che ha davvero messo la magia nei film e quando parlo di magia non intendo semplici scope volanti ma una atomosfera sospesa e surreale ,della serie che quando sono uscita dal cinema mi sono sentita un'aliena totale nonostante avessi già 14 anni e non fossi quindi una potenziale bambina da irretire(fra parentesi non ho mai sopportato ET telefono casa nemmeno da piccola)..i successivi...beh...hanno deatmosferizzato tutto con la scusa che i protagonisti crescono e bla bla bla ,eccezion fatta per il calice di fuoco che complice il buon lavoro di Newell e l'aver dalla sua la parte più spettacolare dei romanzi (il torneo tre maghi)è riuscito a riportare atmosfera anche se con i personaggi più cresciuti,oltre ad avere una sceneggiatura che se pur tagliando mantiene lo spirito del racconto meglio di altre...quelli di Yates personalmente li trovo i peggiori ,l'ordine della fenice davvero pedestre ,uno scempio del libro e sceneggiato in modo terribile...il principe mezzosangue si riprende per fortuna...l'ultimo invece mio malgrado devo dire che il migliore degli Yatesini e mi è davvero piaciuto (la fedeltà al testo finalmente rispettata in parte condiziona)e poi adesso i protagonisti sono cresciuti sul serio e l'atmosfera dark tanto disprezzata da me prima qui è assolutamente necessaria e funzionale.

    è assolutamente necessario prima di vedere i doni della morte fare un ripasso dei precedenti film per evitare di confondersi,come hanno fatto certi critici(secondo me completamente allucinati)che si sono lamentati del fatto che il film non faccia capire niente a chi non ha mai seguito la saga(da ammirare che pretende di inserirsi in una saga di 7 film senza avere visto i precedenti e capirci qualcosa)ma dal post è evidente che hai provveduto!=D

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. dimenticavo di dire che fra twiligh (da me affettuosamente soprannominato "toilette" per ovvi motivi deducibili)e Harry Potter corre un abisso creativo e contenutistico di dimensioni extraipersupermegacosmiche e sono i pallosissimi vampiri glitterati puritani di toilette a stare in fondo al baratro.

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  5. Questo post è un'accozzaglia di banalità, le solite che leggi per tutto ciò che è "commerciale". In fondo è solo un romanzo per adolescenti, cosa ti aspetti? Mi ha accompagnato dagli undici ai quattordici anni posso dire (anche se il libro finale l'ho letto a diciassette, ma ormai ero curioso di sapere come finiva), e l'ho apprezzato. E' ovvio che è decontestualizzato se paragonato ai VERI film o ai VERI libri, ma sei troppo severo; è da prendere per quello che è, non troppo sul serio, ma un'ottima opera (libri soprattutto, film un po' meno) per i ragazzini. Pretenderai mica che un tredicenne si sorbisca tutta la cinematografia di Kubrick?

    La canzone dei Gem Boy è una bomba, comunque, che ridere!

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  6. @ Shuzzy: talmente un romanzo da adolescenti che è letto anche da milioni di adulti (ricordo la settimana che uscì il libro de I doni della morte in italiano: in metropolitana se lo leggevano ragazze, donne di mezza età, uomini e vecchi barbuti O_O) ;) Persino il mio (asciutto e ben poco incline alla fantasia) medico se li è letti tutti ;)

    Premetto che sono una grande fan dei libri, quindi HP lo considero sostanzialmente legato a quell'immaginario. I film sono stati la ciliegina sulla torta ;)

    Credo che, come fan e non come 'babbani', sia impossibile essere soddisfatti al 100% dei film. Perchè mancano molte scene (a volte essenziali, altre volte più sul versante del piacere soggettivo e della curiosità personale), e spesso gli snodi fondamentali della trama vengono banalizzati e non sufficientemente approfonditi. Anche a livello di dinamiche tra i personaggi sono state fatte delle scelte (ca22o, ma il risentimento e la sfiducia di Harry verso Silente dove dono finiti?? :D). Però mi rendo conto che questi, come detto prima, sono discorsi da fan ;)

    L'ultimo film, ad ogni modo, mi è piaciuto molto, sebbene...beh, penso che sarebbe stato meglio non rileggersi prima il libro ;)

    Ho gradito molto il tuo post, Marco, mi è piaciuto questo tuo metterti nei panni di un ironico babbano ;) Però mi sembra ingeneroso dire che nei film manchino le scene magiche...solo nel primo di Columbus ce ne sono a bizzeffe, a mio parere, e la musica di John Williams contribuisce non poco (guardo caso lo stesso meraviglioso compositore che ci fece tutti sognare vedendo la scena delle biciclette in E.T.);) Ad ogni modo, a parte lo stesso Columbus (e Cuaron, in parte), sono abbastanza d'accordo quando parli di mancanza di una mano autoriale forte e dei cambiamenti di regia che non hanno aiutato.

    P.S.: Harry/Ron/Hermione: è incredibile come, in questo film, sceneggiatore e regista abbiano confuso gli spettatori 'ignari' con ipotesi di triangoli etc (che in realtà sono più nella mente di Ron che altro); perchè il libro è, a questo proposito, chiarissimo sin dall'inizio. Per dire di come il film in questione tratti in modo troppo sbrigativo certi punti, talvolta infondendovi una interpretazione personale che distorce il messaggio originario. E poi non è evidente con chi finirà la (non più sorellina) Hermione? :P

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  7. @SigurRos82 :concordo!la scena del ballo (non approfondiamo per rischio spoiler)mi ha davvero fatto temere che avrebbero potuto osare mettere un bacio laddove era inconcepibile...ma per fortuna non hanno proseguito con questa linea...

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  8. *mr ford
    sei stato alla giostra?
    ma allora sei un super fan ;)

    *alesya
    la tua analisi è sicuramente giusta e molto potteriana. io da babbano apprezzo di più magari gli aspetti che con l'opera originale della rowling magari poco c'entrano, come gli intrecci d'amore. anche perché se non si è familiari con i libri, gli intrecci narrativi sulla magia possono risultare difficili da comprendere e poco coinvolgenti (per non dire un pochino noiosi :)
    io prima di parlare bene o criticare qualcosa, sia un disco o un film, voglio sentirlo/vederlo, quindi i critici che sono andati a vedere l'ultima pellicola uscita senza vedersi i precedenti immagino siano usciti con un gran mal di testa :D

    *shuzzy
    non penso di essere stato severo, visto che i miei voti sono tutti sopra la sufficienza e comunque ho trovato le pellicole piacevoli e mi sono affezionato ai personaggi. anzi, mi sembri più severo tu quando dici che non sono film veri e libri veri, anche perché a livello di complessità non mi sembra che i film di kubrick abbiano nulla da invidiare alle trame davvero intricate di harry potter :D

    *sigur ros
    quando tu dici che alcuni snodi della trama non sono approfonditi io che a tratti ho fatto davvero fatica a seguire le varie vicende mi chiedo: ma allora i libri quanto diavolo sono complessi? :)

    l'atmosfera magica, soprattutto nei primi due film, è assolutamente presente. quello che volevo dire è che però di scene in grado di entrare nella storia del cinema non me ne vengono in mente. o almeno, non ci sono state scene che si sono scolpite nei miei occhi, ma magari col doppio episodio finale arriveranno...

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  9. @ SigurRos82: molto en passant suppongo... in caso contrario, al tuo posto, comincerei a preoccuparmi di cambiare medico...

    @ Cannibal: sì, i voti sono di manica larga, ma l'articolo è tutto tappezzato di velata ironia e non capisco il perché... comunque hai ragione, ho esagerato anche io, a parlare di libri e film veri, ma con questo penso di comprenda che intendevo "Arte" di un certo livello...

    Comunque, tirare in ballo Kubrick è un sacrilegio, e riconosco per primo l'errore. E no, ovviamente "complessità" non è indizio di "bellezza" o "superiorità", perché il fatto che Harry Potter abbia ottocento personaggi non significa assolutamente nulla.

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. sono un mega fan della saga libri e tutto quanto; li adoro tutti i film, ma il migliore resta in assoluto il Prigioniero di Azkaban, domani andrò a vedere questo prina parte, non vedo l'ora..

    ma quanto m'attizza la Watsonmmmm

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  12. *shuzzy
    l'ironia è un elemento fisso di questo blog ed è presente in quasi tutti i post. e vedendo il mondo di harry potter da un punto di vista esterno e babbano alcuni aspetti della saga sono un buon bersaglio per un po' di satira, ma senza troppa cattiveria perché in fondo sono affezionato a potter e soprattutto agli altri personaggi. un'analisi seria preferisco lasciarla ai potteriani doc

    *lorant
    la watson direi che è uno dei pregi maggiori dell'intera serie ;)

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  13. Allora da Potteriana posso dirti che il segreto della serie sono i libri.
    Tra i libri e i film secondo me c'è un abisso, però il fatto di poter vedere sullo schermo dei personaggi che hai amato sulla carta stampata vince anche lo scarso coraggio delle trasposizioni cinematografiche.

    Rimane purtroppo il rammarico di aver sprecato un'occasione d'oro per realizzare un vero cult: se avessero fatto fare i film a uno come Spielberg sarebbe venuto fuori un capolavoro.
    Purtroppo la Rowling sta col fucile spianato e quindi ha influenzato troppo la vicenda.

    Per il fatto dei cult dell'infanzia: secondo me non si può fare un paragone con nessuna delle pellicole anni '80. Quello è stato un periodo d'oro, unico e irripetibile, nella storia dei film per ragazzi. Goonies, Indiana Jones, La storia infinita, Ghost Busters, Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit....non se ne faranno mai più di film così!

    Per quanto riguarda il paragone con Twilight è una bestemmia: già tra i film non c'è paragone, poi il primo libro (l'unico che ho letto e che mi è bastato) della Meyer e quelli della Rowling c'è un abisso (linguistico, culturale, di storia, di personaggi, di plot) incolmabile.

    E cmq, anche se mi piace la cucina raffinata, ogni tanto un Crispy McBacon mi fa impazzire!

    ^^

    Valentina

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  14. *valentina
    è curioso notare quanto il punto di vista dei potteriani sia diverso dal mio da "babbano" :)
    pur non avendo letto i libri comunque vedendo questi primi 6 film ho la sensazione anch'io che con un regista tipo spielberg o magari un peter jackson la saga cinematografica di harry potter avrebbe potuto fare l'ulteriore salto. per me quindi rimane una serie assolutamente valida, però manca qualcosina, che poi magari troverò nell'ultimo doppio capitolo..

    io a livello di cibo sono assolutamente per il mac e non per la cucina raffinata, quindi il mio non era un paragone dispregiativo (sebbene capisco potesse essere stato inteso come tale)

    quanto a twilight, il tuo usare il termine "bestemmia" conferma la mia impressione che quella potteriana è a tutti i livelli una religione :D
    e in un certo senso anche quella di twilight lo è, visto che in entrambi i casi la sensazione guardando i film da "laici" è di non riuscire a comprenderli pienamente senza la conoscenza dei libri e di tutto l'immaginario cui fanno riferimento

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  15. riflessioni non babbane sulla saga di Harry Potter e sull'ultimo capitolo

    http://firstimpressions86.blogspot.com/2010/11/harry-potter-and-deathly-hallows.html

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  16. lo so noi potteriani siamo emotivamente coinvolti =D anch'io amo il signore degli anelli sono praticamente devota pur avendo solo visto i film comunque ti farà piacere sapere che anche in quel caso il popolo dei tolkieniani ha espresso un sacco di critiche sull'eliminzaione di certi personaggi e le modifiche di alcune situazioni...diciamoci la verità:
    il lettore è sempre incontentabile(io la prima su ciò che leggo)e le prese di coraggio vanno fatte senza tradire lo spirito dell'opera originale (peter Jackson c'è riuscito alla perfezione ,Yates mai tranne che in quest'ultimo capitolo ,e comunque non del tutto)

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  17. *alesya
    per me un buon adattamento (soprattutto da libri particolarmente lunghi) deve per forza di cose rinunciare a qualche personaggio e qualche tematica, perché il cinema è un mezzo diverso, più veloce e conciso della letteratura, quindi jackson ha fatto bene.
    nei film di harry potter ci sono troppi personaggi e troppe situazioni, secondo me forse si sarebbe dovuto tagliare di più.. anche se poi voi potteriani mi sa che non l'avreste presa bene ;)

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  18. credimi hanno tagliato anche troppo!!!!!!!!!!!!ma soprattutto hanno tagliato male togliendo pezzi che poi sarebbero serviti alla fine e da qui il problema delle continue presentazioni nell'ultimo film....credimi di tagli ce ne sono stati abbastanza e soprattutto ripeto gli hanno tolto l'anima ,quella cosa che rendeva speciale il tutto:la magia dell'atmosfera , quella che invece nel signore degli anelli si respira a pieni polmoni !

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  19. a me, da superpotteriana :), il film che ha più deluso è indubbiamente l'ordine della fenice, mentre quello fatto meglio resta il calice di fuoco...

    ora devo andare a vedere quest'ultimo... speriamo bene

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  20. Questa guida babbana è molto simpatica e dissacra un po' il mito; e lo dico da potteriana ;)

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  21. Questa guida mi ha fatto sorridere ma in alcuni casi ci sei andato giù pesante e con una buona dose di superficialità. Comunque volevo riprendere un passaggio in particolare:

    "Capisco che il target di riferimento potteriano sia principalmente (ma non solo) quello dei bambini, però la distinzione tra bene e male è troppo definita e assoluta".

    Non puoi dire che Il signore degli anelli ti ha stregato per poi affermare questo. Te lo dico io dove sta il bello di Harry Potter: nei personaggi. Non c'entrano niente le scope volanti, Hogwarts e tutte quelle cose. Harry Potter è qualcosa di speciale perché i personaggi sono VERI, a differenza dei personaggi stereotipati del signore degli anelli (che comunque adoro alla follia). A differenza di Voldemort e di qualche mangiamorte tipo Bellatrix (Helena Bonham Carter), i personaggi non sono mai completamente buoni o completamente cattivi. Harry nel quinto film attraversa un periodo davvero nero in cui comincia ad accorgersi che qualcosa dentro di lui non va. Neanche il candido Silente è così perfetto come sembra: nel suo passato ci sono veri e propri orrori. Piton è semplicemente il personaggio più affascinante della saga (senza spoilerare niente) e Sirius è tutto fuorché il padrino perfetto che si vede nel quinto film. Potrei andare avanti ma penso che questi esempi siano sufficienti.

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  22. *alesya
    tagliato troppo??
    ma per voi potteriani ogni film quanto dovrebbe durare, 6 ore? :D

    *federica
    l'ultimo non l'ho ancora visto. dopo 3 pellicole una dietro l'altra avevo bisogno di tirare il fiato. però sono curioso

    *ho voglia di cinema
    bene, sono contento che tu abbia capito lo spirito ;)

    *neverland
    non era mia intenzione di andarci pesante ma solo scherzarci su, anche perché pure io voglio bene ai maghetti di hogwarts ;)

    sui personaggi di harry potter sono d'accordo, alcuni sono ottimi. l'unico che però non mi ispira troppa simpatia è proprio harry, è sempre troppo buono e perfettino e politically correct; nel film che citi ha giusto qualche tentennamento, ma non è che venga proprio catturato dal lato oscuro o faccia qualcosa di male.
    nel signore degli anelli una delle cose più affascinanti è invece quando il male si impossessa di frodo, bilbo e soprattutto del gollum: la scena dello sdoppiamento di personalità nelle due torri è per me una delle cose più pazzesche viste al cinema negli ultimi tempi.
    tutto qui, vorrei un harry più cattivo! :D

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  23. assolutament no :D...ma c'è modo e modo di tagliare...e molte volte hanno taglaito coi piedi informazioni che erano fondamentali per fare spazio ad altre cose(i siparietti sentimentali sono divertenti,ma il tempo si poteva meglio impiegare)che avrebbero reso la saga molto più amalgamata e coinvolgente!!!!vorrei sottolineare che dal libro più lungo (l'ordine della fenice ,800 e passa pagine)hanno tratto il film più corto (un''oretta e mezzo)lasciando dei vuoti tremendi!e poi la fotografia...non si vede più niente!!!quella del principe mezzosangue è troppo scura e nera!!almeno ne i doni della morte usano tinte più bluastre...

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  24. Per quanto riguarda i film hai pienamente ragione ma se ti domandi perché questa saga abbia avuto tutto questo successo non puoi escludere dal ragionamento i libri. E nei libri (specialmente nel quinto) Harry è molto diverso rispetto a come è nel film. Sogna di aggredire il signor Weasley e c'è un momento in cui vorrebbe aggredire anche Silente, nei confronti del quale prova un improvviso ed accecante odio, tanto che alla fine gli distrugge completamente l'ufficio! :D

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  25. Io sono un superfan dei libri, lo sono molto meno della saga cinematografica. Sai qual è il problema secondo me? Che la maggior parte della gente, quando va a vedere un film su Harry Potter, pensa unicamente a quanto possa essere fedele al libro, ed è questo il principale metro di giudizio. Quando si esce i commenti sono: "Quella parte lì è fatta bene, quella non mi è piaciuta", ed è questa la preoccupazione maggiore della produzione, ma l'assoluta fedeltà al libro quasi mai coincide con la riuscita del film (Kubrick insegna). Probabilmente se avessero dato in mano la saga a uno come Jackson, che giustamente citi, probabilmente il risultato avrebbe fatto storcere il naso a molti fan, ma i film sarebbero risultati molto migliori, e soprattutto capaci di reggersi autonomamente (della serie: se non hai letto il libro non capisci niente).

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