giovedì 10 novembre 2011

Bella Lynch

David Lynch “Crazy Clown Time”
Genere: noir
Provenienza: Mulholland Drive, L.A.
Se ti piace ascolta anche: Angelo Badalamenti, BlueBob, Julee Cruise, Chrysta Bell

Con David Lynch devi essere sempre pronto a viaggiare. Non puoi stare fermo. Non ti lascia stare fermo. Sia che ti scaraventi di soprassalto sulla poltrona mentre stai guardando un episodio di Twin Peaks “grazie” a qualche agghiacciante visione delle sue, di un trip mentale lungo il Mulholland Drive o all’interno dell’Inland Empire, o anche che si tratti di fare un on the road (relativamente) tranquillo sul tosaerba dell’Alvin Straight Superstar di Una storia vera.
A livello musicale è la stessa storia (vera). Dopo aver partecipato a vari progetti sotto altri pseudonimi, con o senza il fidato co-pilota Angelo Badalamenti, tra colonne sonore, produzioni e altre cose varie (vedi Dark night of the soul), giunge al debutto vero e proprio in ambito "pop" con un disco solista a suo nome intitolato Crazy clown time.
L’idea di pop che ne viene fuori è naturalmente quella deviata e malata che il 65enne può averne. È una sorta di pop music per discoteche piene di zombie (quindi per le discoteche normali può andare più che bene), come nel caso della già nota hit (almeno, nel mio mondo è stata una hit) Good day today, o per pub pieni di gente posseduta da demoni di varia natura come in Pinky’s dream, cantata in maniera sognante dalla grande Karen O degli Yeah Yeah Yeahs.



La voce della maggior parte degli altri pezzi, fornita dallo stesso Lynch, è più che altro un sussurro di chi sta cantando dall’altra parte. Non dall’altra parte dello studio di registrazione. Dall’Aldilà.
I Know è l’altro già pezzo uscito l’anno scorso, la più bella ballata country cantata da un alieno mai sentita.
(i video sia di I Know che di Good Day Today sono i vincitori di una competition scelti dallo stesso Lynch)


Strange and unproductive thinking si apre con una voce robotica piuttosto fastidiosa e purtroppo prosegue con la stessa voce robotica fastidiosa per 7 minuti e mezzo. Pezzo evitabilissimo, prendo atto di una terribile realtà: nemmeno David Lynch è infallibile. A questo punto tutto può succedere.
Proseguendo oltre questo passo falso, il resto della scaletta procede su atmosfere che sarebbero perfette per qualunque suo film, con apice nella title track Crazy clown time, il viaggio definitivo nell’incubo lynchiano, tra voci spaventose e gemiti orgasmici. Spaventoso. Stranamente sensuale. E spettacolare.
These are my friends è riflessiva, malinconica, roba da far sciogliere il cuore a un umano magari no, ma a un robot sicuramente sì e gli altri pezzi scorrono tra batterie rallentate, molto rallentate, e voci geneticamente modificate, confermando l’impressione di trovarsi di fronte a un disco di country alieno.
Non tutto è riuscito, l’auto nel tragitto prende un paio di buche, forse qualche pezzo più ritmato come Good day today avrebbe giovato al dinamismo del tutto, ma nel complesso non si può dire che il viaggio non sia stato affascinante. Ancora una volta.
Bella Lynch!
(voto 7/10)

Chrysta Bell “This Train produced by David Lynch”
Genere: spleen peaks
Provenienza: Inland Empire
Se ti piace ascolta anche: Lana Del Rey, Rebekah Del Rio, Julee Cruise, Cocteau Twins

Già che siamo in zona Lynch, vi segnalo anche l’album d’esordio di Chrysta Bell, prodotto e suonato dallo stesso poliedrico David Lynch. D’altra parte il titolo dell’album mette le cose subito in chiaro: This Train produced by David Lynch. Tanto per non aver troppi dubbi. Così come anche le note dell’album non lasciano spazio ad altri dubbi. Voce femminile su basi rallentate in slow-motion and, of course, un sacco inquiete. Pensate di non averla mai sentita? E invece no, almeno se avete visto Inland Empire, dove era presente in colonna sonora con la splendida meravigliosa Polish Poem, presente anche all’interno di questo album.


Il disco giusto da ascoltare nel mood relax, visto che i ritmi sono talmente lenti da far apparire i Sigur Ros un gruppo techno. Ma se siete rimasti incantati da Julee Cruise in Twin Peaks o da Rebekah Del Rio in Mulholland Drive, qui troverete musica suadente per le vostre orecchie bramose d’angoscia.
(voto 7/10)

3 commenti:

  1. Del progetto Lynch ne ero a conoscenza e ho ascoltato l'album (l'abbiamo pubblicizzato anche noi). E son d'accordo in tutto e per tutto su quello che dici.
    Non conoscevo, invece, il progetto di Chrysta Bell con Lynch. E lo recupererò sicuramente. Perchè, sarà lento quanto volete il ritmo, ma la Bell ha una voce incantevole. Mamma mia, staresti ore ad ascoltarla anche se dicesse 2 parole al minuto e la musica consisterebbe in una battuta al minuto:D

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  2. Sembra interessante, l'avevo sottovalutato il regista!

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  3. Grazie per la segnalazione dell'album di Chrysta Bell, che ascolterò soprattutto grazie alla metafora sui Sigur Ros. Mi piace molto la definizione di voce dall'Aldilà, ma io la trovo una voce più presente e interiore. Tra l'altro, io non ho approfondito, pare che Lynch lo ritenga un lavoro frutto di un periodo felice e sereno della sua esistenza. E io devo dire che lo sento e percepisco...Soprattutto in quello splendido pezzo che a te non piace, ma che io reputo bellissimo (me lo ascolto ancora adesso passeggiando a naso in su la mattina), un mantra su pustole, meditazione trascendentale e venti misteriosi...

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